Le Due Torri di Bologna: storia, leggenda e curiosità

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LE DUE TORRI DI BOLOGNA: LA STORIA DELLA TORRE DEGLI ASINELLI E DELLA GARISENDA 

Tra i tanti nomi assegnati a Bologna nel tempo (la Dotta, la Grassa, la Rossa) c’è anche la Turrita per via dell’elemento architettonico che, insieme ai portici, caratterizza di più la città: le torri.

Le più note sono sicuramente la Torre degli Asinelli e la Torre della Garisenda, chiamate anche “le due torri”, ma non sono le uniche presenti sul territorio. Anche se a noi ne giungono circa una ventina, tra il XII e il XIII secolo si superava addirittura il centinaio.

Il perché di questa enorme diffusione si deve non tanto ad una ricerca estetica e architettonica ma ad una “lotta” tra famiglie. Le più facoltose, infatti, erano solite costruire torri che, simboleggiando il loro potere, dovevano essere molto alte e imponenti.

 

LA TORRE DEGLI ASINELLI A BOLOGNA 

Sono pochi i documenti storici che ci forniscono informazioni riguardo alle torri di Bologna. La Torre degli Asinelli, ad esempio, sembra essere stata costruita dal cavaliere Gherardo Asinelli, da cui poi prende il nome, con l’obiettivo di poter controllare da essa Bologna e i territori circostanti e agire tempestivamente in caso di pericolo. A seguito del declino della famiglia, venne venduta al comune di Bologna che la adibì a prigione.

La storia narra di un continuo susseguirsi di sventure che coinvolsero la torre, senza fortunatamente distruggerla: nel 1513 venne colpita da una palla di cannone nel corso di una cerimonia di festeggiamento; in seguito fu vittima di numerosi incendi, i principali causati da fulmini, che portarono nel 1824 all’installazione di strutture di protezione.

Oggi è possibile visitarla e raggiungere, percorsi i 498 gradini, la cima della torre e da lì ammirare tutto il panorama di Bologna.

Nonostante la sua pendenza sia molto ridotta rispetto a quella della vicina Torre della Garisenda (1,3 gradi rispetto ai 4 gradi di quest’ultima) è da considerare la torre pendente più alta d’Italia con i suoi 97,20 metri.

 

LA TORRE DELLA GARISENDA 

Citata da Dante nella Divina Commedia, la Torre della Garisenda si trova accanto a quella degli Asinelli in piazza di porta Ravegnana. Nonostante quella di Pisa sia considerata la torre pendente per eccellenza, quella della Garisenda riesce a superarla. Per 0,03 gradi, infatti, la torre bolognese si aggiudica il primato di torre più pendente d’Italia.

Anch’essa, come da tradizione, prende il nome dai proprietari, la famiglia Garisenda che la fece costruire attorno al 1109. Le dimensioni hanno subito delle sostanziose variazioni nel tempo: quando venne costruita era di circa 60 metri, poi ridotta a 48 a causa di cedimenti strutturali che ne modificarono anche la pendenza. Anche la proprietà cambiò: dalla famiglia Garisenda passò nelle mani di altre tre famiglie prima di arrivare al Comune di Bologna, che si occupa tuttora della tua tutela.

 

OLTRE LE "DUE TORRI": LE ALTRE TORRI DI BOLOGNA 

Per quanto la Torre degli Asinelli e la Torre della Garisenda rappresentino l’emblema delle torri bolognesi, sia per la loro posizione nel cuore della città che per le loro particolarità, non sono le uniche che possono essere ammirate nel centro storico.

C’è la Torre Prendiparte, definita anche Torre Coronata a causa di un elemento architettonico, la risega, che a 10 metri dalla cima ne riduce lo spessore, facendo comparire una sorta di corona.

Accanto, ma dalle dimensioni decisamente ridotte, si trova la Torre dei Guidozagni, che a seguito di un crollo, perse la parte superiore e la casa annessa alla torre. La nobile famiglia dei Guidozagni poteva vantare la proprietà di ben quattro torri, distrutte nel tempo a causa della costruzione di nuove strutture.

Passeggiando in Piazza Maggiore è possibile scorgere la Torre degli Scappi, alta poco meno di 40 metri poiché non venne mai finita.

La Torre degli Uguzzoni si trova tra vicolo Mandria e vicolo Tubertini e, in base al posizionamento delle finestre e lo spessore ridotto delle mura, si può intuire che la torre venisse utilizzata come abitazione.

In un’altra area del centro, quella di Strada Maggiore, si trova la Torre degli Oseletti, in origine alta 70 metri, di cui ne giungono a noi solo 31. Il nome deriva dallo stemma della famiglia con tre cardellini, che in dialetto diventano “oselletti”.

Viene definita “Altabella” la Torre degli Azzoguidi, per via della precisione della verticalità e, essendo alta 61 metri, è la seconda torre più alta di Bologna. Questo soprannome “influenzò” persino la via in cui la torre risiede, che a sua volta venne chiamata via Altabella.

Tra le torri principali di Bologna, infine, c’è la Torre dei Galluzzi, la più recente tra quelle giunte fino ad oggi in quanto è stata costruita solo nel 1257. Come accade spesso, anche attorno a questa torre si narra una leggenda che ne fa dei protagonisti la versione bolognese di Romeo e Giulietta. Si racconta, infatti, che la figlia della famiglia Galluzzi si innamorò di un giovane della famiglia avversaria, i Carbonesi. Quando i fratelli della giovane lo scoprirono uccisero entrambi.

Bologna è ricca di storia: ogni torre, ogni portico, ogni monumento hanno un passato ricco di aneddoti e curiosità, da scoprire passeggiando tra i vicoli della Città Dotta.

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